Visita Medica Specialistica
Ortopedica - Osteopatica
L'organizzazione dello Studio prevede una visita medica specialistica ortopedica - osteopatia e diagnosi ecografia (qualora sia necessaria) in caso di patologie agli arti superiori o inferiori
FASE 1: L'ANAMNESI
L’anamnesi è il momento più delicato e importante nell’indagine diagnostica.
L’anamnesi patologica remota è costituita dalla raccolta delle notizie inerenti alle affezioni sofferte dal paziente nel passato, dalla nascita al momento della malattia in atto. Quest’ultima viene compresa nell’anamnesi patologica prossima.
Nell’anamnesi patologica prossima sono compresi i disturbi che affliggono il paziente al momento della visita medica, e le disfunzioni osteo-articolari che possono ricollegarsi alla sintomatologia in atto.
FASE 2: L'ESAME OBIETTIVO
Il medico verifica la presenza o l’assenza dei segni indicativi di una deviazione della condizione di normalità fisiologica.
Attraverso test sensibili e specifici, è possibile individuare o meno determinate patologie che orientano il medico a prescrivere eventuali indagini strumentali supplementari per giungere a una conferma della diagnosi effettuata.
In seguito, è possibile prescrivere un preciso e corretto percorso terapeutico di recupero funzionale, integrato con la terapia manuale (osteopatica).
CHE COS'È L'ORTOPEDIA?
È stato il medico francese Nicolas Andry a coniare il termine “ortopedia”.
Egli definì l’ortopedia come “l’arte di prevenire e correggere nei bambini, le deformità del corpo”.
Clinicamente, le alterazioni delle strutture muscolo-scheletriche si distinguono in due categorie:
PARAMORFISMI
Sono le alterazioni della struttura e della morfologia muscolo-scheletrica: sono variazioni alle quali il nostro sistema corporeo risponde con l’adattamento e la compensazione.
Grazie alla terapia conservativa (manuale), i paramorfismi possono essere normalizzati.
Alcuni esempi sono:
- Scoliosi lieve o moderata
- Le inclinazioni laterali del capo
- Piede piatto o piede cavo
DISMORFISMI
Sono le alterazioni della struttura e della morfologia muscolo-scheletrica, sostenute da alterazioni congenite (malformazioni) o acquisite delle strutture osteofibrose. I pazienti affetti da dismorfismi possono migliorare la propria funzionalità attraverso la terapia conservativa (manuale), un programma di esercizi isometrici, associati eventualmente ad adeguati trattamenti chirurgici-ortopedici.
Alcuni esempi:
- Displasia dell’anca
- Scoliosi e cifosi
- Ginocchio valgo
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